Vieste, Puglia: cosa vedere in un week-end, guida completa. Siti, spiagge, dove dormire, informazioni e curiosità.
Gargano, Puglia.
Ho trascorso un week end in questo pezzetto di mia Terra che rievoca sempre i ricordi del cuore. I ricordi lontani.
Ero piccolina ed era un rito, la Domenica mattina presto, l’Estate.
Mamma tirava fuori la pasta al forno, la metteva in una teglia con la carta stagnola perfettamente posizionata su. Preparava la borsa frigo rettangolare rigida, dentro ci metteva il the alla pesca, qualche birra, i caroselli e un po’ di frutta. Papà preparava l’auto, nel bagagliaio della Opel Vectra color bordeaux ci metteva tutto l’occorrente per il mare, il pranzo a sacco, il suo fucile blu con la fiocina ed il retino. Sistemava le tendine parasole sui vetri posteriori per me e mia sorella.
Scendevamo di casa ed in un paio d’ore eravamo sul Gargano. L’auto profumava di salsa del pranzo a sacco. Mi ricordo tutto nitidamente. Tornanti su tornanti, e finalmente Vieste. Per tante estati di fila. Avevo anche delle amiche, con cui in inverno avevo una nutrita corrispondenza postale.
Come me le ricordo, quelle estati li. A tratti mi mancano.
Così, vi dicevo, nel week end ho preso l’auto, mia figlia, un’amica stretta e qualche vestito in più e sono tornata a vivermi quei luoghi. Quei tornanti, quelle strade tortuose, quegli affacci vista mare con le falesie bianchissime e la rigogliosa vegetazione tutt’intorno, e poi l’arco San Felice.
Quanto ti adoro, Gargano, così nitido nei miei ricordi ed ancora così incontaminato. Sì, perché la Puglia è paesaggisticamente e turisticamente variegata, ed il Gargano per me rappresenta la zona in assoluto più selvaggia e più bella. Da quando poi ho anche scoperto il Gargano in elicottero, viaggiando verso le isole Tremiti, me ne sono ancor più innamorata.
E per la scoperta del Gargano bisogna partire per forza dal suo “capoluogo”: Vieste.
In questo post voglio parlarvi di cosa vedere a Vieste e di dove dormire in un posto immerso tra i boschi del Gargano e lontano dal turismo di massa.
[Sapevi che da Vieste si parte per le isole Tremiti, in nave o elicottero? In questo post ti spiego tutto!]
Cosa vedere a Vieste?
Guardandola dalle spiagge, o dalle calette che la precedono o la susseguono, Vieste appare come un delizioso borgo tutto bianco arroccato su uno sperone di roccia a picco sul mare.
Ma è perdendosi tra i suoi vicoli che si assapora l’anima di questo luogo, ed in un week end a Vieste di certo non potete perdervi la bellezza che questo borgo cela. E allora vi consiglio:
Centro storico di Vieste.
Più comunemente chiamato Vieste vecchia.
Il borgo antico Medievale è un susseguirsi di vicoli, stradelle, viuzze che s’inerpicano su e giù che ha conservato bene forme e colori dell’epoca. Tra queste strade ed in questi saliscendi si vedono i panni stesi al vento, le narici si riempiono di profumi di pasti tipici garganici, le bancarelle ed i negozi vendono ceramiche molto belle e variopinte e souvenir con le conchiglie ed i richiami del mare.
Molto particolari le botteghe artigiane disperse tra i vicoli: vi segnalo Lithos, che lavora pietra leccese e pietra garganica; “Selezioni Lignee”, che lavora legno proveniente dalla foresta umbra; il laboratorio di Cenzino Monacis, che lavora trabucchi in miniatura.
Muovendo i miei passi verso Sud Est ho scovato il Rione Ripa, con delle meravigliose terrazze affacciate sul costone roccioso. Anticamente rappresentava l’unica porta di accesso alla città con traffici commerciali molto intensi soprattutto provenienti dalla Croazia.
Nel centro storico di Vieste si può ammirare la Concattedrale di Santa Maria Assunta, in stile romanico pugliese con un campanile tardo barocco, risalente al XI secolo, ed il Castello Svevo, testimonianza federiciana del 1200 edificato su una rupe a strapiombo sul mare e sulla spiaggia della Scialara.
Nel centro storico di Vieste, da non dimenticare sono Via Judeca, chiara testimonianza ebraica nel borgo, con una simil kasbah sopravvissuta anche alle invasioni saracene; la Chianca Amara, vicino la Cattedrale: una pietra grande dove, anni addietro, nel 1554, furono trucidati donne, anziani e bambini durante l’incursione del pirata turco Draguth Rais.
Scoprire il centro storico durante un week end a Vieste è un buon compromesso per unire il mare ed il relax ad un po’ di storia e cultura che caratterizza questa cittadina.
Spiagge di Vieste.
Vieste è contornata di spiagge molto belle.
A partire dalle classiche spiagge di sabbia agibili facilmente anche da famiglie con bambini, a finire a spiagge completamente sconnesse immerse nella natura e dalle strade inerpicate.
Tra le più belle:
Pizzomunno (o Scialara). E’ la spiaggia resa celebre da Max Gazzè nella canzone portata a Sanremo, “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”. Questa spiaggia si trova a sud del centro abitato, alla fine del Lungomare Mattei, ed è dominata da un grande monolite di pietra calcarea alto 25 metri a cui è legata appunto la leggenda di Cristalda e Pizzomunno. La spiaggia ha sabbia dorata ed è lunga tre chilometri, si susseguono tratti di spiaggia libera a stabilimenti balneari.
Scialmarino. E’ una spiaggia sabbiosa di tre chilometri, con il fondale che degrada lentamente. E’ frequentata da molti appassionati di kitesurf perchè molto ventilata. Si trova a cinque chilometri sulla litoranea in direzione Peschici.
Baia di San Felice. E’ il mio posto del cuore. Si tratta di un paradiso naturalistico immerso nel verde e nel blu. Si trova a otto chilometri a sud di Vieste, in direzione Mattinata. La baia San Felice è una piccola caletta sabbiosa di cento metri, una vera chicca. Con una canoa, un pedalò, una barca o a nuoto si può raggiungere l’arco San Felice, un architiello formatosi dall’azione incessante del vento e dell’acqua sulla roccia carsica. L’architiello è visibile anche dalla Torre San Felice (sempre sulla litoranea Mattinata – Vieste).
Baia di Vignanotica e Baia delle Zagare. Anche questa baia rientra tra i miei luoghi del cuore a Vieste. Alte falesie calcaree bianche circondate da una rigogliosa verde e folta vegetazione. Sabbia e ciottoli accompagnano un fondale turchese che degrada lentamente. Noleggiando una canoa e andando verso sud si scoprono calette e grotte raggiungibili solo tramite mare, fino ad arrivare alla splendida Baia delle Zagare. Ve ne parlo meglio nel post “In canoa da Vignanotica a Baia delle Zagare“.
Portogreco. E’ una spiaggetta senza servizi, conosciuta da pochi. E’ una piscina naturale circondata dalla macchia mediterranea. Il fondale è alto. Vi si arriva tramite un sentiero sterrato di 400 metri che si congiunge alla strada provinciale Vieste – Mattinata. Qui c’è anche l’arco naturale di Porto Greco!
Spiagge di Vieste per le famiglie: oltre a Pizzomunno, consiglio Cala Molinella (a meno di quattro chilometri da Vieste in direzione Nord); Portonuovo, a Sud del centro di Vieste, vicino la Scialara; La Chianca, a otto chilometri a Nord di Vieste.
Le grotte marine di Vieste.
Con il passar del tempo, l’azione erosiva dell’acqua marina e dei venti ha modellato la roccia carsica del Gargano creando squarci, cavità, fenditure, gallerie: GROTTE in cui s’insinua il mare.
Si contano circa una ventina di grotte marine, che devono la scoperta ai fratelli Trimigno nel 1954. E’ da allora che i pescatori si divertono a dare i più strani nomignoli ad ognuna di esse: grotta dei contrabbandieri, grotta due occhi, grotta del pomodoro, grotta smeralda, grotta a campana, grotta delle sirene e tanto altro. Secondo le leggende che aleggiano sulla terra garganica, le grotte non erano altro che i ripari delle sirene.
Noi abbiamo scoperto alcune grotte individualmente andando in canoa da Baia di Vignanotica a Baia delle Zagare. I giochi di luce all’interno delle grotte sono meravigliosi, accendono i colori della roccia carsica e dell’acqua turchese accompagnati dal verde dei pini d’Aleppo e della vegetazione intorno.
E’ possibile acquistare un’escursione giornaliera in barca per scoprire le grotte marine di Vieste, trovate le agenzie passeggiando nelle viuzze e nelle piazze del centro storico (anche se io… non lo trovo affatto ecosostenibile).
I trabucchi di Vieste: cosa sono?
Vi capiterà, passeggiando per Vieste o guidando sulla litoranea, di vedere delle strane strutture affacciate sul mare simili a palafitte. Cosa sono? I trabucchi!
I trabucchi sono antichissimi strumenti di pesca ormai fuori uso, tutelati dal Parco Nazionale del Gargano in quanto testimonianza di un’antica tradizione.
Si tratta di una costruzione in legno costituita da una piattaforma in legno protesa sul mare, ancorata a terraferma da grandi tronchi di pino d’Aleppo. Dai tronchi si allungano due o più bracci, le antenne, che sostengono una rete a maglie strette e da una tavolata sulla quale sorge il casotto, dove il pescatore si posizionava per recuperare la rete con il pescato.
Molti trabucchi sono diventati ristoranti, o luoghi per artigiani e artisti. Se ne trovano molti sulla litoranea Vieste – Peschici, anche se uno molto affascinante si trova proprio su Punta San Francesco, a Vieste centro.
Dove dormire a Vieste: il B&B Shanti.
Gargano per me vuol dire pace, quiete, serenità, calma, silenzio.
Gargano per me non vuol dire folla, turismo di massa, caos, confusione, rumore.
E’ per questo che per il mio week end a Vieste ho scelto il B&B Shanti.
Shanti: chi avrà letto Osho o avrà frequentato qualche lezione di yoga saprà benissimo il significato di questa parola. Shanti in sanscrito significa PACE INTERIORE, QUIETE. E quale miglior luogo di questo?
Il B&B Shanti è immerso nel Parco Nazionale del Gargano, a pochi chilometri da Vieste.
Che significa? Che ho dato la buonanotte alle colline, agli alberi, al cielo limpido stellato che non era disturbato da nessuna luce della città, nel silenzio.
Che mi son svegliata con il cinguettìo degli uccelli, un raggio di Sole entrava in camera e ho aperto la finestra, mi son goduta il panorama verde che mi accoglieva in un abbraccio sconfinato e che, digradando verso il mare, gentilmente gli lasciava il suo posto immacolato.
Niente confusione, turisti come mosche, niente vocìo ticchettante e fotocamere atte a riprendere ogni angolo. Ma soltanto natura, silenzio, pace. Ho rigenerato i sensi.
Il B&B ha sei deliziose stanze costruite a terrazzamento sulla collina. Un orticello, un salottino all’aperto, tende bianche lasciatesi portare dal vento a ricordare quel senso di libertà e benessere vagamente rimembrante i riti orientali. Una colazione tipicamente “del Sud”, abbondante e saporita, tra dolce e salato homemade da gustare accomodati ad un tavolino sotto gli alberi d’ulivo. Le storie vaganti di Nicola, la calda accoglienza di Francesco.
Ed è subito poesia: da qui non voglio più andar via, se i miei cimeli d’infanzia ed il “qui ed ora” avvolgente e travolgente si sposano in questo abbraccio perfetto.
Per più informazioni e dettagli potete visitare il sito web del B&B Shanti.
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Buon viaggio!
Liz
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Sono stata a Vieste per tanti anni in vacanza e mi ritrovo in ogni tua parola, in ogni tua emozione. Spero di poterci tornare presto con la mia bambina per farle vivere le mie vacanze estive di quando ero piccola io…